Ricordo che la cuffia dei rotatori è un complesso tendineo che avvolge la testa dell’omero (osso del braccio).
Formata da muscoli che partono dalla scapola e si continuano con tendini che si inseriscono sull’omero.
Comprende 4 tendini : sovraspinato, sottospinato, piccolo rotondo e sottoscapolare.
FUNZIONI DELLA CUFFIA:
- Tiene centrata la testa dell’omero nell’articolazione scapolo-omerale
- Permette lo svincolo del braccio quando lo portiamo in alto
- Aiuta a tenere l’articolazione stabile
- Protegge l’omero dall’urto che potrebbe avere con la volta ossea che sta sopra (volta coraco-acromiale).
SINTOMI:
- Dolore notturno
- Dolore acuto nella parte anteriore della spalla che può propagarsi lungo la parte laterale del braccio (anche a riposo)
- Debolezza del braccio con impossibilità a sollevarlo, ad alzarlo lateralmente
- Sensazione di spalla che si blocca
CAUSE DI LESIONE:
- Usura dei tendini per invecchiamento fisiologico
- Trauma sulla spalla
- Conflitto osseo che comprime il tendine o ne altera la struttura
- Qualità scarsa dei tessuti di origine genetica
FATTORI DI RISCHIO:
- Età superiore ai 55 anni
- Diabete
- Colesterolo alto
- Livelli insufficienti di vitamina D
- Problemi alla tiroide
- Uso eccessivo degli arti superiori per lavoro o sport
DIAGNOSI/VALUTAZIONE
Test specifici eseguiti dal professionista
ESAMI STRUMENTALI:
Radiografia in varie proiezioni per lo studio dell’osso, valutare grado di artrosi o conflitto e trovare eventuali calcificazioni
Ecografia e risonanza magnetica per studiare la gravità della lesione tendinea e dei tessuti molli associati
SOLUZIONE CONSERVATIVA: Alternativa all’intervento chirurgico Esercizi terapeutici specifici svolti insieme al fisioterapista con lo scopo di rinforzare alcuni muscoli + eventuale mobilizzazione passiva se la spalla è rigida
Quali muscoli rinforzare? Quelli che tramite la loro azione abbassano la testa dell’omero che risulterà decentrata, mantengono la spalla compatta contro la glena in quanto forniscono un aiuto a frenare lo spostamento in avanti o indietro della testa omerale.
Obiettivo del trattamento conservativo: utilizzare al meglio le componenti muscolari che possono mantenere quanto più possibile la funzione che era svolta dai tendini che si sono lesionati. Raggiungere un buon compromesso tra la funzionalità e la riduzione del dolore. Se dopo 3-4 mesi non sono stati raggiunti risultati ottimali, si rende necessario l’intervento. Il tempo utilizzato per la riabilitazione non è stato sprecato perché si arriva all’intervento nelle migliori condizioni e velocizza il percorso post-chirurgico
SOLUZIONI per le lesioni riparabili: esistono DIVERSI TIPI DI INTERVENTO CHIRURGICO per la re inserzione tendinea
- SUTURA dei tendini in Artroscopia (piccola incisione di 1 cm, si accede all’interno tramite un telecamera e tramite dei piccoli strumenti chirurgici si effettua la sutura, si riattaccano i lembi staccati del tendine lesionato
- SUTURA a cielo aperto (taglio più ampio)
SOLUZIONI per le lesioni irreparabili (tendini che si sono ritirati troppo, con un’area di lesione ampia per cui non si possono più reperire e reinserire)
- Intervento a cielo aperto misto ad artroscopia con transfer (incisione ampia con dissezione dei tessuti) dove viene disinserito spesso il tendine del gran dorsale tramite un incisione ascellare e viene messo sull’omero al posto dei tendini
- Inserimento di un balloon (un palloncino tra l’omero e la volta ossea sopra riempito di soluzione fisiologica che si degrada in 12 mesi) che serve a riposizionare l’omero e farlo ritornare nella sua posizione originaria, ad aumentare lo spazio e a non far consumare le parti osse
- Protesi inversa (si sostuiscono le componenti ossee)